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Comune di Sini nella Marmilla in Provincia di Oristano Sardegna

Piccolo centro di 800 abitanti posto alle falde occidentali della Giara di Gesturi, è ricco di testimonianze archeologiche e di tradizioni.

Nel vocabolario mitologico "Sini" è il nome di un gigante che nell'istmo di Corinto assaliva, depredava e torturava i viandanti, ma questo mostro fantastico non può aver influito sulla nascita del nome del paese.

Una delle testimonianze archeologiche più antiche è costituita dalle tracce di un piccolo abitato, che sorgeva nei pressi del nuraghe Nurato: nel villaggio sono state scoperte tombe rivestite di embrici, corredate da anfore di impasto rozzo e da qualche moneta.

Chiesa di San Giorgio

Sull'origine di questa chiesa, risalente al XVI secolo, esistono alcune antiche leggende, tramandate dagli anziani del paese e dei paesi vicini.

Una di esse narra che, nel 1650, alcuni contadini trovarono sottoterra una statuetta di marmo rappresentante un giovane guerriero a cavallo con la lancia in mano, il quale colpiva un drago mostruoso presso una fanciulla incoronata: evidentemente si trattava di San Giorgio.

I contadini avvisarono i sacerdoti, ma mentre il proprietario del terreno avrebbe voluto la statuetta nel suo paese (Baressa) il clero voleva costruire una chiesa in onore del Santo. Ci furono così lunghe discussioni su dove costruire la chiesa, per interrompere le quali si ricorse al vescovo, che adottò una soluzione usata in casi simili.

Il simulacro venne posto in un carro da buoi, aggiogato con due tori non domati: se il carro fosse rimasto fermo la chiesa sarebbe stata costruita li, se invece i tori si fossero mossi bisognava lasciarli andare finchè non si fossero fermati volontariamente.

I tori camminarono, fermandosi sul punto ove ora sorge la chiesa.

Chiesa di Santa Chiara

L’antica parrocchiale di Santa Chiara era a navata unica, con copertura in legno poggiante su tre arconi a sesto acuto: ormai dell’antica costruzione non resta più nulla.

La chiesa odierna presenta il lato sinistro di disegno irregolare mentre quello destro è rettilineo.

All’interno, l’altare maggiore realizzato in marmo risale al 1942 mentre nel 1944 venne edificata la capella del Sacro Cuore.

 

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