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Comune di Asuni nell'Alta Marmilla nella Provincia di Oristano Sardegna

Piccolo borgo agro-pastorale dell’Alta Marmilla, situato a m 233 d’altitudine a breve distanza dal punto di confluenza tra il rio Mannu e il rio Araxiri.

Il paese, che ha una popolazione di circa 550 abitanti, è raccolto sotto il colle di San Giovanni; nelle viuzze del centro storico si possono ancora trovare vecchi portali, cortili e "lollas" dai tipici archi.

Compreso tra le gole dell'Imbessu da una parte e del Rio Maoiri dall'altra, il territorio di Asuni chiude a nord-est l'Alta Marmilla: i suoi monti già lasciano intravedere il Mandrolisai e le Barbagie.

Un territorio molto vario e interessante, nel quale spiccano i terreni paleozoici lungo la valle del Misturadroxiu-Maiori: è il regno di Medusa, con le rovine del misterioso castello, che pur essendo in comune di Samugheo appare strettamente legato ad Asuni.

La prima notizia storica riguardante Asuni è del 1189, quando il giudice di Arborea Pietro I fa sapere al comune di Genova di essere disposto a pagare i debiti contratti dal padre e a dare in pegno il castello di Asuni. Lo stesso venne poi restituito a Pietro che si impegnava a pagare in moneta il debito.

Durante la dominazione aragonese, Asuni venne dato in feudo alla famiglia dei Boixadors di origine spagnola; fece parte saltuariamente della baronia di Senis e infine con Nureci costituì la contea sotto Guglielmo Touffani.

In tempi più recenti, liquidato il feudo, fece parte della provincia di Busachi.

Menhir

Lungo la strada per Nureci vi sono alcuni menhirs, che testimoniano i culti pre-nuragici e che si ricollegano da una parte a quelli di Villa S. Antonio e dall'altra a quelli di Laconi.

Acropoli di San Giovanni

Alla sommità del rilievo di San Giovanni (nelle vicinanze dei resti dell’omonimo nuraghe), presso la periferia occidentale del paese, si è identificato un complesso fortificato punico costruito sui resti di un villaggio nuragico. Il complesso proteggeva una via di penetrazione alla Barbagia lungo la vallata del Rio Noedda.

Attualmente è in corso la valorizzazione del sito, con la costruzione di una serie di sentieri che permetteranno di visitare la zona archeologica in maniera più agevole.

Necropoli di Budragas

Necropoli a domus de janas situata nelle vicinanze del paese: le numerose tombe, risalenti al periodo nuragico, sono scavate su un sperone roccioso affiorante dal terreno in direzione della valle dei menhir.

Molte delle tombe (alcune delle quali di tipo composto) sono ancora in buono stato di conservazione, e il sito meriterebbe di essere adeguatamente valorizzato.

 

Indicazioni Stradali
     

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