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Comune di Gonnoscodina nella Marmilla in Provincia di Oristano Sardegna

Piccolo centro di 567 abitanti, si trova sulla sponda destra del fiume Usellus alla falda orientale di un colle, in un luogo umido e dall’aria insalubre nell’estate e nell’autunno.

Il significato del nome nel dialetto campidanese è “collina di pietra”. Il paese, dall’aspetto decoroso e piacevole, nel secolo scorso faceva parte della provincia di Busachi, Mandamento di Mogoro, Prefettura di Oristano.

La sua curatoria era “Part ‘e Montis”, il giudicato era sotto la casa di Arborea.

Chiesa di San Daniele

La chiesa di San Daniele, posta ai confini dell’attuale abitato, venne intrapresa nel 1825 su progetto dell’architetto Cappai e terminata nel 1831.

La cupola è stata costruita con la stessa tecnica di quella della parrocchiale ma con delle proporzioni meno equilibrate, che accentuano lo sviluppo verticale allo scopo di concentrare l’attenzione dello spettatore sulla cupola stessa e di renderla dominante sul paesaggio circostante, anche sfruttando il rialzo su cui si erge la chiesa.

Chiesa di San Sebastiano

L’aspetto odierno della parrocchiale è dovuto alla costruzione, iniziata nel 1839 e terminata nel 1845, secondo un’elegante struttura cruciforme imperniata nella cupola a imposta ottagonale. La facciata è divisa da una marcata cornice orizzontale sotto la quale si allineano quattro paraste ioniche; alla sua sinistra si trova il campanile a triplice ordine, risalente allo stesso periodo.

La chiesa è abbellita dai marmi del fonte battesimale del 1768 e dell’acquasantiera.

L’ingresso del pulpito, fabbricato nel 1857, è attribuito allo scultore genovese Andrea Ugolini.

Ponte romano

Ricostruito nel ‘700, è realizzato con blocchi di pietra mista, calcare marnoso locale e basalto di spoglio proveniente da strutture più antiche.

Il ponte presenta tre luci ad arco a tutto sesto, con la luce centrale molto più ampia delle altre.

Dotato di alti parapetti di protezione, è ancora in buono stato di conservazione.

La strada soprastante è realizzata con due pendenze piuttosto ripide, probabilmente per evitare il ristagno d’acqua e garantire una maggiore durata dell’intera struttura.

 

Indicazioni Stradali
     

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