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Comune di Allai nel Barigadu nella Provincia di Oristano Sardegna

Piccolo centro situato nella valle del Rio Mannu, alle falde del monte Grighini. Conta 497 abitanti su una superficie di circa 27 km2 a 61 m.s.l.m.

L'abitato presenta caratteristiche case in pietra ad uno o due piani. Durante il periodo medioevale appartenne al dipartimento di Parte Barigadu, nel Giudicato di Arborea; in seguito passò al Marchesato di Oristano.

Nel territorio di Allai fu rinvenuta nel secolo scorso una tomba con una moneta punica ed una carniola che presentava la figura di una offerente

Chiesa parrocchiale

La chiesa parrocchiale, che si erge nel centro storico dell’abitato caratterizzato da vecchie case in pietra, è dedicata allo Spirito Santo e fu costruita nel secolo XVI. Alle caratteristiche tipiche proprie delle chiese gotico-aragonesi dei secoli XVI e XVII si somma l’ampio rosone che sovrasta il bel portale, riccamente decorato con eleganti colonnine laterali sormontate da capitelli, finemente lavorati con motivi floreali e una doppia spirale. L’interno a una sola navata è molto luminoso, ampio e semplice. Ai lati della navata si aprono sette cappelle: originarie sono solo le prime quattro a partire dal presbiterio, le altre sono successive, e ancora più recenti sono gli altari di queste due ultime, datati 1920-1930.

La chiesa conserva notevoli arredi sacri, tra cui il turibolo d’argento e una navicella entrambi databili al 1500. Molto interessanti sono anche due piatti dorati, in rame o in bronzo, usati sia per la questua sia come strumenti musicali nei riti della settimana santa. Tra gli altri arredi sacri spiccano un’importante Cristo alla deposizione dalla croce (sec XVII); una croce in argento rossiccio (sec. XVI); la statuina delle anime del purgatorio e l’acquasantiera di periodo giudicale (datata 1310).


Chiesa del rimedio

Ponte romano

A circa 500 metri dall’abitato, costeggiando il Rio Massari sul quale è stato costruito nel 440 d.C., si può ammirare quello che attualmente viene chiamato “Ponte Ecciu” (ponte vecchio): realizzato a sette arcate in conci di trachite, venne restaurato nel 1157 dal giudice di Arborea Barisone I de Lacon-Serra. Il restauro fu dovuto molto probabilmente a una delle spettacolari piene del fiume di Allai, che sfondò la spalla dell’argine sinistro rendendo inutilizzabile il ponte, per cui fu necessario allungare la costruzione aggiungendo altre arcate per raggiungere la nuova riva. Documento di questo restauro è un'epigrafe rinvenuta recentemente sul greto del torrente e attualmente conservata nel paese.

A seguito delle ricorrenti e forti piene del Rio Massari il ponte subì un ulteriore intervento, nel quale forse acquisì la terza delle nuove arcate, intorno alla fine del ‘500 o del ‘600. La tecnica costruttiva del corpo in questione è molto povera: la struttura portante s’identifica col paramento murario esterno, mentre il resto è realizzato con piccole pietre di taglio naturale, affogate in una grande quantità di malta e di calce. Il ponte si trovava sulla strada che collegava Forum Traiani con l’interno, verso Ortueri e l’attuale Austis. Ai lati della strada esistevano delle vere e proprie “stazioni di servizio” attrezzate per la sosta ed il ristoro dei viaggiatori: alcuni tratti di essa sono ancora visibili in località “Bincheri de Sussu”.

 

Indicazioni Stradali
     

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