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Comune di Villanova Truscheddu nel Barigadu in Provincia di Oristano Sardegna

Il piccolo paese di 340 abitanti, posto sul lato sinistro del Tirso, ha avuto in epoca romana un’importanza strategica sia dal punto di vista economico che militare: si trova infatti in una posizione di passaggio tra la residenza termale di Forum Traiani e il Campidano. Fece parte del Giudicato di Arborea nella curatoria di Parte Barigadu e successivamente del Marchesato di Oristano.

Le attività economiche prevalenti sono rappresentate dall’agricoltura, dalla pastorizia e da qualche piccola cava. Esistono diverse teorie sulla nascita del nome di questo paese, ma nessuna di esse ha trovato ancora conferma storica: una di esse attribuisce il toponimo ad Etruscula, un antico villaggio che sarebbe stato fondato dai Romani in periodo repubblicano. Secondo un’altra tesi, il nome sarebbe stato attribuito in tempi più recenti riferendosi ad una tipica vegetazione della zona, “Su Truiscu”, e da qui deriverebbe Truschedu.

 

Chiesa di San Gemiliano

La chiesa, non lontana dall'abitato di Villanova Truscheddu, è ubicata in aperta campagna su un rilievo collinare che domina l'ampia vallata sottostante ed è risalente al XVII sec. È costituita da una unica navata, ma può essere vista come l’insieme di due parti: la prima, intervallata da tre archi in trachite a tutto sesto, ha il tetto ligneo e ricorda lo schema costruttivo gotico; la seconda è costituita da una volta a botte che contiene una nicchia, la quale fungeva originariamente da altare, e da un altare ligneo aggiunto in epoca successiva. La facciata della chiesa presenta un portale centrale poggiante su un architrave, con un arco leggermente sollevato sovrastato da un rosone di gusto gotico. Il terminale orizzontale è coronato da merli, da una croce centrale e da una torretta campanaria. All'edificio era annessa una numerosa serie di "muristenes", articolati intorno ad un ampio piazzale e strutturati in modo da ospitare gli abitanti delle vicine comunità durante le feste religiose. All'interno del recinto vi sono i resti di un nuraghe di discrete dimensioni. La chiesa ha subito recentemente dei lavori di restauro delle strutture murarie. La copertura è molto degradata ed ormai inefficiente. Durante la fase dei lavori di restauro è stata posta in luce, al centro della navata, una sepoltura intatta: la tomba si trova a soli 32 cm al di sotto dell'attuale pavimento della chiesa.

Chiesa parrocchiale di S.Andrea

La chiesa parrocchiale dedicata a S. Andrea sorge alla periferia del paese e si affaccia su una piccola piazza dalla quale domina la vallata sottostante.

La pianta è rettangolare, con tre navate poggianti su pilastri a base quadrata dai quali si ergono archi ogivali: la navata centrale, più larga di quelle laterali, termina con l’altare maggiore.

Il pavimento è su due livelli, il più alto dei quali è occupato dall’abside semicircolare con volta a botte. La facciata della chiesa è abbellita, altre che dal campanile a vela, da un portale architravato e da 3 finestrelle incorniciate da trachite rosa decorata a motivi geometrici.

Nuraghe Santa Barbara

Sorge su un lieve rialzo del terreno a poca distanza dal paese, sul lato destro della valle del Tirso. Il monumento, conservatosi abbastanza intatto, è del tipo a tancato, cioè costituito da due torri collegate da un cortile centrale ad andamento spezzato.

La struttura è regolare, con filari eseguiti accuratamente in blocchi di basalto e trachite. Alla torre principale si accede tramite un corridoio con guardiola laterale; la cella ha copertura a tholos e presenta due nicchie laterali. Dal lato opposto alla garitta di corridoio parte la scala, ricavata nello spessore della muratura megalitica, che conduceva al secondo piano originario. Attorno al nuraghe si individua un ampio insediamento abitativo costituito da una serie di capanne a pianta circolare ed oblunga.

 

Indicazioni Stradali
     

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